Repubblica italiana


) FORMAZIONE DEGLI OPERATORI SANITARI



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6) FORMAZIONE DEGLI OPERATORI SANITARI

6.1 Il percorso formativo


La formazione di tutti gli operatori sanitari è l’elemento cardine per conseguire prestazioni di qualità ed assicurare: omogeneità di conoscenze e di informazione alla popolazione, uniformità econdivisione dei protocolli e dei flussi informativi.

Visto il coinvolgimento di figure e profili professionali diversi, al fine di assicurare una adeguata e capillare formazione, dovrà essere definito un percorso formativo con modalità di tipo “a cascata”.

Entro 60 giorni dalla adozione del presente provvedimento, la DG del DASOE della Regione Siciliana, provvederà, tramite il CRP a fornire alle Aziende Sanitarie, gli indirizzi per la predisposizione del piano di formazione aziendale per la pandemia secondo le indicazioni riportate nelle tabelle seguenti.

Tab. E – Percorso formativo

Obiettivi:

diffusione delle linee di indirizzo del piano pandemico nazionale e regionale e delle procedure necessarie alla loro applicazione a livello di tutti i presidi ospedalieri e territoriali.

Soggetti

coinvolti



1. medici e pediatri di famiglia

2. operatori sanitari dei presidi ospedalieri e territoriali secondo priorità definite

3. operatori case di cura private , RSA o altre strutture collettive in collaborazione con i medici competenti

4. servizi sanitari di emergenza

5. farmacie

a seconda della organizzazione delle singole Aziende USL e in base ai profili di rischio attraverso la metodica della formazione a cascata.



Argomenti

epidemiologia notifica dei casi, flusso informativo cenni clinici e diagnostici, modalità di trasmissione, adozione delle più comuni norme igieniche, isolamento dei pazienti, individuazione e follow up dei contatti, criteri e modalità isolamento domiciliare, vaccino-chemioprofilassi post-esposizione

Particolare attenzione dovrà essere data a i principi di protezione, dispositivi di protezione individuale anche attraverso momenti di addestramento individuale.

Diffondere protocolli già predisposti:


  • percorso diagnostico e indicazioni alla ospedalizzazione

  • impiego di antivirali a scopo preventivo

  • indicazioni in merito ad eventuali limitazioni di viaggi verso aree non infette

  • definizione della rete fra i vari servizi e modalità di attivazione.

Formatori

Da definire presso ogni singola Azienda con gruppo di lavoro composto da operatori della Direzione Sanitaria, settore Igiene e Sanità Pubblica, U.O. Malattie Infettive, Medicina Preventiva dei Lavoratori integrato da eventuali altre figure professionali a seconda delle realtà territoriali.



Tabella F - Target dei corsi e strutture di appartenenza

Categorie da formare

Strutture Organizzative

di provenienza

Priorità

Obiettivo,

Contenuti

formativi

  1. Personale Sanitario Ospedaliero e di assistenza

Presidi Ospedalieri

(DEU -118 – PS - UO MI – Altri)



1

Procedure

Laboratori clinici

Procedure

Servizi di ambulanze

Procedure

Farmacie Ospedaliere/Strutture farmaceutiche territoriali

Procedure

Strutture Sanitarie Private di ricovero e cura

Procedure

  1. Personale Sanitario di Istituzioni Sanitarie o simili

Strutture sanitarie lunga

Degenza


2

Procedure

Ospedale di Comunità

Procedure

RSA, RSP

Procedure

  1. Personale sanitario del Territorio medici e pediatri di famiglia

Zona – Distretto, Società della salute, ISP

2

Procedure

Strutture Sanitarie Private

Ambulatoriali



Procedure

Studi professionali privati

3

Procedure

Laboratori privati

Procedure

Farmacie del Territorio

Procedure


7) LE STRATEGIE DI COMUNICAZIONE

7.1 Premessa


La comunicazione in una situazione di crisi e di emergenza sanitaria si configura qualitativamente diversa rispetto a quella che viene pianificata in base all’analisi di un contesto reale e all’individuazione di bisogni effettivi, in quanto si rende necessaria per fronteggiare eventi sanitari che si producono in maniera imprevedibile.

Questo stato di incertezza esige un approccio preventivo e quindi strategico rispetto alla sua imprevedibilità. Si tratta di elaborare una strategia di comunicazione in base ad uno scenario ipotetico e di prevedere un modello per implementarla in risposta a bisogni presunti, non realmente presenti, e suscettibili di continuo cambiamento (fasi OMS).



In questo caso quindi l’ente preposto allo svolgimento della funzione della comunicazione interna ed esterna deve adottare una strategia al fine di raggiungere gli obiettivi individuati.


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